Luca Meda ha scritto un capitolo importante nella storia dell'impresa italiana, contribuendo alla cultura del progetto del Gruppo Molteni con una passione e una partecipazione totale. Esempio di simbiosi perfetta tra creatività e impresa, tra arte e industria. Quasi un paradosso per un progettista che ha sempre amato disegnare e che usava la matita più di ogni altro strumento per descrivere e reinventare la realtà.
Luca Meda nasce a Chiavari per caso. Lì la sua famiglia passa le vacanze. Cresce e studia a Milano, dove si diploma alla Scuola d'Arte di Brera. Ama il centro di Milano e il suo paesaggio urbano. I monumenti, le case anonime, gli interni poco vistosi e gli oggetti di buona qualità contribuiscono alla sua formazione sentimentale.
Prosegue poi gli studi in Germania, alla Hochschule fur Gestaltung di Ulm, uno degli istituti di design più prestigiosi a livello internazionale, fondato nel 1954 da Inge Scholl-Aicher e diretta da Max Bill.
Cruciale nella carriera di Luca Meda è l'incontro con Aldo Rossi. Aprono uno studio e partecipano a molti concorsi, come quello per il Museo di Storia Contemporanea di Milano.
Dalla fine degli anni '70 Luca Meda si dedica al design e alla progettazione in serie. Lavora soprattutto con le aziende del Gruppo Molteni.
Per Molteni&C. progetta una serie di mobili divenute icone del design come la libreria Piroscafo con Aldo Rossi, le sedie Zim e Ho, la poltrona Vivette, il divano Primafila e il programma 505. Meda realizza anche sistemi di arredamento, come Pass che permette di abbinare a piacere contenitori a giorno, credenze, librerie, panche e mensole dalla linea semplice ed elegante, oppure 909, sistema flessibile di mobili a cassetti.